L’immersione totale nello schermo e nel computer ha costretto la società a vivere in una nuova dimensione, in un vero mondo virtuale, con proprie regole e schemi. Un miliardo di persone vive sia in rete che nella vita reale e la maggior parte di esse, paradossalmente, trascorre più tempo nel celeberrimo mondo virtuale. Gli utenti, oramai, tra lavoro e tempo libero, vivono connessi ad una Rete, condividendo i propri stati d’animo, le proprie esperienze, e trattando, inconsapevolmente, dati molto sensibili e privati.
Nel mondo virtuale, on-line o off-line, spesso gli utenti lavorano con informazioni molto riservate che necessitano di essere tutelate e conservate in modalità strettamente privata, per evitare di essere oggetto di attacchi hacker o eventuali indagini, o semplicemente, per evitarne la perdita in caso di malfunzionamento degli stessi device.
Oggigiorno, infatti, dati sensibili o informazioni critiche, ad esempio, per un’azienda, come e-mail aziendali, contratti, Database o progetti di nuovi prodotti possono finire nel mirino di persone non autorizzate, apportando seri rischi per l’azienda colpita. In effetti, episodi come questi, di vero e proprio spionaggio industriale, sono cresciuti molto negli ultimi anni, tanto che ad oggi, molte società, hanno lamentato perdite di dati o violazioni della privacy a seguito di furti e attacchi alla rete.
Il problema di base, però, è che spesso gli utenti e le aziende non si preoccupano di proteggere la sicurezza e prevenire l’accesso ai propri dati.
Spesso, infatti, si sente parlare di analisi forense, di indagini e sequestri di materiale informatico. Si tratta di quella disciplina che concerne le attività di individuazione, conservazione, protezione, estrazione e documentazione di dati memorizzati su supporti informatici, al fine di essere valutati come prova in un processo giudiziario. L’analisi forense si occupa quindi di recuperare dati informatizzati per poi analizzarli, ricavando informazioni sensibili. La finalità di queste operazioni, generalmente, è quella di utilizzare le informazioni reperite per risolvere dispute o provare tesi nell’ambito di un processo giuridico.
Indipendentemente dalla natura delle indagini, per le aziende, i liberi professionisti e privati, la tutela del proprio patrimonio informatico è diventata quasi imprescindibile se si vuole mantenere un certo livello di sicurezza. Proteggere i propri dati e informazioni critiche rappresenta la scelta più intelligente per mantenere livelli massimi di sicurezza del proprio lavoro.
Partendo da questi presupposti che nasce l’idea del software p4Ss che, grazie alle sue tecniche e funzioni, rappresenta la soluzione più idonea per proteggere i propri dati con la massima sicurezza, senza lasciare alcuna traccia digitale nei PC. Il problema di base è che spesso gli utenti e le aziende non si preoccupano di proteggere e prevenire l’accesso ai propri dati, inserendosi in quel discorso in cui la tutela del proprio patrimonio informatico è diventata quasi imprescindibile se si vuole mantenere un certo livello di sicurezza e riservatezza. Proteggere i propri dati e informazioni sensibili rappresenta quindi la scelta più intelligente per mantenere livelli massimi di sicurezza del proprio lavoro.
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